(Rendimento assoluto): Strategia d’investimento che mira a conseguire un reddito il più possibile elevato e ricorrente nell’arco di un determinato periodo di tempo e in qualsiasi contesto di mercato. Possono registrarsi oscillazioni di valore.
Indica in che modo è strutturato un portafoglio obbligazionario in virtù del giudizio di solvibilità creditizia attribuito agli emittenti dalle agenzie di rating.
(Classe di attività): Prodotti finanziari con caratteristiche simili possono essere raggruppati in diverse classi. Le classi di attività tradizionali sono, ad esempio, azioni, obbligazioni o titoli immobiliari.
(Allocazione delle attività): Ripartizione strategica del patrimonio in diverse classi di attività, regioni e valute; un’allocazione attiva delle attività consente di gestire il rendimento e il rischio di un portafoglio.
L’azione è un titolo il cui possessore diviene comproprietario della società per azioni che lo emette. Acquistando l’azione, l’azionista acquista una quota del capitale sociale dell’impresa.
(Parametro di riferimento): Valore di confronto e/o riferimento.
Nei titoli convertibili, il “bond floor” (ovvero il valore minimo raggiungibile dal prezzo dell’obbligazione) rappresenta il mero valore dell’obbligazione senza il diritto di opzione.
(Selezione dei titoli obbligazionari): Selezione mirata di obbligazioni di diversi emittenti.
(Obbligazione): Titolo con il quale l’emittente può assumere un prestito sul mercato dei capitali. I bond sono chiamati anche “obbligazioni”, possono essere espressi in diverse valute e offrire scadenze e tassi d’interesse diversi.
“Dal basso verso l’alto”. Approccio d’investimento che prevede innanzitutto l’analisi della qualità delle singole imprese e, solo in una seconda fase, un’analisi a livello di settore e di mercato nel complesso (si contrappone all’approccio “Top down”, ovvero dall’alto verso il basso).
Abbreviazione nel linguaggio finanziario delle “Bundesanleihen”, titoli di Stato decennali emessi dalla Germania.
(Opzione di acquisto): In un contratto a termine, questa opzione offre all’investitore la possibilità di acquistare un titolo ad un prezzo stabilito in anticipo.
(Flusso di cassa): In un’azienda, indica la differenza positiva fra le entrate e le uscite. Consente di stabilire se una società (o una divisione) sia in grado di generare autonomamente le risorse finanziarie necessarie. È una grandezza di importanza fondamentale in analisi di bilancio.
Evento del tutto inatteso che incide pesantemente sulle quotazioni dei mercati azionari.
Prodotti finanziari con caratteristiche simili possono essere raggruppati in diverse classi. Le classi di attività tradizionali sono, ad esempio, azioni, obbligazioni o titoli immobiliari.
Il patrimonio gestito di un fondo d’investimento può essere composto da più classi di quote o azioni. Il concetto d’investimento in tali categorie del fondo è sostanzialmente il medesimo.
Indicatore per gli investitori in obbligazioni convertibili. Le obbligazioni convertibili con “profilo convesso” partecipano maggiormente a un incremento di prezzo dell’azione sottostante che non a un ribasso.
(governo d'impresa): L'insieme delle regole e delle leggi che disciplinano e normano la direzione e la gestione di un ente, privato o pubblico, o di una società
(Cedola): Indica il tasso d’interesse nominale di un’obbligazione. Dà diritto al possessore dell’obbligazione di percepire un interesse.
(Obbligazione garantita): Obbligazione garantita per la quale l’emittente è responsabile in via prioritaria. Offre agli investitori una protezione contro l’insolvenza.
(Premio al rischio): Nell’obbligazionario, il credit spread è la differenza tra il rendimento di una particolare obbligazione e un tasso di interesse di riferimento (privo di rischio). Nel caso delle obbligazioni, peggiore è il rating del debitore dell'obbligazione, maggiore è lo spread.
Curva che descrive i rendimenti delle obbligazioni con diverse durate residue.
La curva dei tassi è il nome dato a un grafico che rappresenta il tasso di rendimento pagato dalle obbligazioni della stessa qualità di credito, ma a scadenza diversa.
Il delta è un indicatore di sensibilità che misura l’entità della variazione del prezzo di un’opzione al variare dello strumento sottostante l’opzione stessa.
Strumento finanziario il cui prezzo dipende da uno o più titoli sottostanti.
Ripartizione del patrimonio in diverse classi di attivi, singoli titoli, regioni, settori e aree monetarie allo scopo di ridurre i potenziali rischi individuali legati agli investimenti attraverso un’ampia diversificazione.
Utili che una società distribuisce ai suoi azionisti.
Indicatore che rappresenta la perdita cumulativa massima di un fondo in un determinato periodo di tempo
(Correzione da un precedente punto massimo): Perdita massima di valore dopo la quale un investimento raggiunge nuovamente il suo valore iniziale. Può essere interessante per gli investitori concentrati sul potenziale di rischio/rendimento (si veda anche: Drawdown massimo).
(Durata finanziaria): Indica la durata del periodo in cui il denaro investito è impegnato in un titolo a reddito fisso. La duration è solitamente inferiore alla durata residua dell’obbligazione, in quanto nel frattempo viene restituito capitale agli investitori sotto forma di pagamenti intermedi di interessi.
Acronimo di Exchange Traded Fund (fondo indicizzato negoziato in borsa), ovvero un fondo d’investimento a gestione passiva che replica determinati indici ed è negoziabile su una Borsa valori.
(spostamento del rendimento obbligazionario verso i livelli inferiori della curva dei rendimenti nel tempo): progressivo calo dei rendimenti e aumento dei prezzi all'avvicinarsi della scadenza.
(Rischio di cambio): Indica i rischi potenzialmente derivanti dall’andamento futuro dei tassi di cambio.
(Reddito fisso): Denominazione generica (in lingua inglese) dei titoli a reddito fisso.
(Crollo lampo): Per “flash crash” si intendono crolli di prezzi in borsa che si verificano nell’arco di pochi minuti.
(Flusso di cassa disponibile): Afflusso di mezzi liquidi utilizzabili, ad esempio, per acquisizioni, distribuzioni di dividendi e riacquisti azionari.
(Flottante o azionariato diffuso): Indica le quote di capitale di una società per azioni che sono liberamente negoziabili in borsa.
Contratto a termine standardizzato che obbliga acquirente e venditore a negoziare una quantità prefissata di un bene o titolo in un dato momento stabilito in anticipo.
(Obbligazioni a rendimento elevato): Titoli a reddito fisso di emittenti con bassa affidabilità creditizia. Offrono rendimenti più elevati ma comportano anche maggiori rischi per gli investitori.
Indica il livello massimo raggiunto dal valore patrimoniale netto (si veda “Valore netto d’inventario”) di un fondo al termine di un periodo contabile di dodici mesi.
Indice azionario rappresentativo dell’andamento sulle borse dei paesi industrializzati. Lo compongono circa 1600 azioni di 23 paesi.
(Indice obbligazionario tedesco): Il Deutscher Rentenindex (Indice obbligazionario tedesco) è un indice che misura la performance dei titoli di Stato tedeschi. Viene calcolato da Deutsche Börse come indice delle quotazioni (REX) e di performance (REXP).
Indicatore che valuta il successo di un investimento; rapporto fra performance e ampiezza delle oscillazioni.
Aumento generalizzato dei prezzi dei beni che si riflette in una perdita del potere d’acquisto della moneta.
Per “insolvenza” si intende la condizione di un’impresa che non è più in grado di onorare i pagamenti di interessi dovuti o di ripagare l’importo originariamente investito.
Marchio di qualità dei titoli a reddito fisso ai quali le agenzie di rating conferiscono un grado di affidabilità creditizia da buono a ottimo (si veda anche “Non-Investment grade”). Le obbligazioni di questo tipo presentano un minore rischio di insolvenza rispetto a quelle con merito creditizio (o “rating”) inferiore.
Capacità di un’impresa di tutelare il proprio modello di business e i propri prodotti dalla concorrenza in modo tale da assicurarsi un vantaggio competitivo.
Indicatore che rappresenta la sensibilità dei prezzi obbligazionari alle variazioni dei tassi d’interesse.
(“Rischio morale”): Sussiste quando gli individui non sono responsabili delle conseguenze potenzialmente onerose delle proprie azioni perché i costi sono sostenuti da un gruppo di dimensioni maggiori (ad esempio i contribuenti).
Titoli ai quali le agenzie di rating hanno attribuito un giudizio di qualità creditizia meno buono rispetto ai titoli “Investment grade”.
Titoli a reddito fisso di emittenti con bassa affidabilità creditizia. Offrono rendimenti più elevati ma comportano anche maggiori rischi per gli investitori.
Denominazione alternativa di un’obbligazione convenzionale.
Titolo a tasso fisso. Oltre ad un tasso fisso e al diritto di rimborso del valore nominale alla scadenza, le obbligazioni convertibili garantite conferiscono il diritto a trasformare il capitale investito in azioni della società emittente.
Obbligazioni di emittenti il cui rating indica una bassa probabilità di insolvenza.
Titolo con il quale l’emittente può assumere un prestito sul mercato dei capitali. Le obbligazioni sono chiamate anche “bond”, possono essere espresse in diverse valute e avere scadenze e tassi d’interesse diversi.
Obbligazioni societarie subordinate. Per “subordinate” si intende che, in caso di insolvenza, i creditori di questa categoria di obbligazioni saranno soddisfatti solo dopo i creditori “senior” (ovvero coloro che devono essere soddisfatti per primi). Ciò può comportare un rischio superiore rispetto alle normali obbligazioni societarie.
Strumento derivato che garantisce all'acquirente il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare un titolo (detto sottostante) a scadenza (o entro la scadenza) a un dato prezzo (strike).
Strumento derivato che garantisce al possessore il diritto di vendere a scadenza il sottostante ad un prezzo prefissato.
Contratti finanziari che danno il diritto, ma non l’obbligo, all’acquirente dietro il pagamento di un prezzo (premio), di esercitare o meno la facoltà di acquistare (Call) o vendere (Put) una data quantità di una determinata attività finanziaria, detta sottostante, a una determinata data di scadenza o entro tale data e a un determinato prezzo di esercizio (strike price).
L’andamento del valore di un titolo o un investimento.
(Obbligazione ipotecaria): Obbligazione ipotecaria emessa e soprattutto garantita da banche che concedono mutui ipotecari.
(Punto di non ritorno): Nell’ambito di una procedura, indica il momento a partire dal quale non è più possibile fare ritorno.
La politica fiscale si riferisce a tutte le misure adottate da un governo per manovrare lo sviluppo economico modificando le entrate e le spese pubbliche. La politica fiscale anticiclica è il termine usato per descrivere una strategia politica volta a contrastare le fluttuazioni cicliche dell'attività economica e ad assicurare una crescita economica stabile attraverso cambiamenti mirati nelle entrate e nelle spese del governo. La politica fiscale è un elemento della politica di bilancio.
Rappresenta l'insieme di diverse attività (in senso più stretto di titoli) detenute da un investitore.
(short position): Porzione di patrimonio con cui un investitore scommette sul ribasso dei corsi (si contrappone a “posizione lunga”).
(long position): Porzione di patrimonio con cui un investitore scommette sul rialzo dei corsi (si contrappone a “posizione corta”).
(PIL) – Valore di tutti i beni e i servizi prodotti in un’economia nazionale in un periodo di tempo.
(Alleggerimento quantitativo): “Allentamento monetario”. Forma di politica monetaria particolarmente espansiva che consiste nell’acquisto di titoli da parte delle Banche centrali allo scopo di mettere a disposizione finanziamenti supplementari e di abbassare il livello dei tassi.
Il termine "Quantitative Tightening" indica una misura di politica monetaria volta a sottrarre liquidità al sistema bancario. In questo processo, una banca centrale riduce le proprie disponibilità di titoli, ad esempio non reinvestendo i titoli di Stato alla scadenza.
Indicatore di valutazione che definisce il rapporto fra il prezzo azionario e l’utile per azione.
Indicatore che serve a giudicare la valutazione di mercato di una società per azioni. Si calcola mettendo in rapporto il prezzo di una singola azione e il rispettivo valore contabile proporzionale, ossia il capitale proprio attribuibile alla singola azione.
(Merito di credito): Valutazione della solvibilità (sostenibilità del debito) di un emittente obbligazionario.
(Valore relativo): Attrattività relativa di un investimento rispetto a un altro.
Il rapporto fra il dividendo e il prezzo di un’azione. È espresso in percentuale e fornisce informazioni sul livello di “remunerazione” dell’azione.
Strumento con cui le Banche centrali influenzano sistematicamente il livello generale dei tassi a spese dei risparmiatori e a favore dello Stato. I tassi reali negativi comportano una progressiva espropriazione del risparmio privato e aumentano la sostenibilità del debito degli Stati.
Rischio che corrono società e investitori in caso di cambiamento della valutazione di determinate posizioni sui mercati finanziari, ad esempio con riferimento ad azioni, tassi o valute.
Rischio che il debitore o l’emittente di un titolo non sia più in grado di adempiere ai propri obblighi. In tal caso, il creditore o l’investitore può subire una perdita anche totale.
In determinate regioni esistono situazioni di incertezza politica, sociale o economica che potrebbero compromettere il valore degli investimenti.
Il valore dei titoli negoziati sui mercati oscilla a seconda delle dinamiche di domanda e offerta.
Rischio che l’affidabilità creditizia del debitore peggiori e determini un’incapacità di ripagare il debito assunto.
(rischio di cambio): I tassi di cambio delle valute possono subire notevoli oscillazioni e causare perdite per gli investitori e le società.
(Rischio del valore minimo raggiungibile dal prezzo dell’obbligazione): Il rischio di “bond floor” rappresenta la perdita massima che può derivare da un ribasso della quotazione azionaria (senza considerare il rischio di solvibilità).
(Rischio/rendimento): Rapporto fra rischio e rendimento di un investimento.
Indice azionario rappresentativo dell’andamento del mercato azionario statunitense nel complesso; è costituito dalle 500 maggiori società USA quotate in borsa.
Indice azionario rappresentativo dell’andamento sul mercato azionario europeo; è costituito dalle 50 maggiori società dell’Eurozona quotate in borsa.
(o market sentiment): indica la combinazione dei punti di vista e delle opinioni dei partecipanti del mercato.
Affidabilità creditizia ovvero insolvenza di un individuo, Stato o azienda. Migliore è il grado di solvibilità, maggiore è la facilità con cui si riescono a ottenere prestiti da terzi.
Premio al rischio che il debitore di un’obbligazione deve pagare all’obbligazionista rispetto a un titolo a basso rischio (ad es. titoli di Stato della Repubblica federale di Germania) di pari durata. Maggiore è il cosiddetto “spread”, più elevata è la probabilità di insolvenza del debitore, e viceversa.
(Differenziale): Differenza tra i prezzi denaro/lettera (ovvero tra il prezzo di acquisto e quello di vendita). Sul mercato obbligazionario indica il differenziale di rendimento tra diverse obbligazioni.
(Selezione di titoli azionari): Selezione mirata di azioni di singole società.
(Inferiore a Investment grade): Espressione generica che indica i rating obbligazionari di emittenti con bassa affidabilità creditizia (solvibilità); si contrappone a “Investment grade”.
(Eccessiva reazione di panico dei mercati): Indica la forte reazione delle Borse alla comunicazione con cui, nel maggio 2013, la Banca centrale statunitense (Federal Reserve) segnalava l’intenzione di ridurre gli acquisti di obbligazioni. In seguito all’annuncio si verificarono forti crolli dei prezzi di obbligazioni, azioni nonché dell’oro.
“La nuova fragilità”. Descrive la fragilità del sistema finanziario, ascrivibile alla sua correlazione centralizzata e inasprita dalla politica monetaria accomodante delle banche centrali.
“Dal basso verso l’alto”. Approccio che prevede innanzitutto l’analisi del contesto di mercato generale e, solo in una seconda fase, l’analisi della qualità delle singole imprese (si contrappone all’approccio “Bottom-up”).
(Rendimento totale): Rendimento totale di un investimento. Nel caso delle obbligazioni, è composto dagli interessi maturati e dalle possibili plusvalenze.
(Storico delle performance): Il “track record” indica i rendimenti storici di un Fondo. Rappresenta un importante indicatore della qualità di un fondo o di un gestore di portafoglio.
quota di titoli pubblici o privati emessi, o da emettersi, in più riprese.
Valore patrimoniale di un fondo, dedotte le relative passività.
(Valore a rischio): Parametro di rischio per i portafogli. Indica quale perdita non verrà superata con una certa probabilità entro un dato intervallo di tempo.
Riflette le oscillazioni attese del valore di base (sottostante) di un’opzione.
Parametro matematico che definisce l’ampiezza delle oscillazioni dei prezzi di titoli e materie prime, dei tassi d’interesse o delle quote dei fondi d’investimento. Maggiore è la volatilità, più rischioso sarà lo strumento d’investimento cui si riferisce.
Questo termine inglese indica uno strumento finanziario che garantisce il diritto, ma non impone l’obbligo, di acquistare (call) o vendere (put) un titolo sottostante (underlying) a un prezzo stabilito in anticipo.